Una poesia del dolce stilnovo
L' vengo 'l giorno a-tte 'nfinite volte
e trovoti pensar troppo vilmente:
molto mi dol della gentil tua mente
e d'assai vertù che-tti son tolte.
Solevanti spiacer persone molte,
tuttor fuggivi la noiosa gente;
di me parlavi si coralemente,
che ttutte le tue rime avie ricolte.
Or non ardisco, per la vil tua vita,
far mostramento che-ttu' dir mi piaccia,
né 'n guisa vegno a-tte che-ttu mi veggi.
Se 'l presente sonetto spesso leggi,
lo spirito noioso che-tti caccia
si partirà dall'anima invilita.
Guido cavalcanti poeta stilnovista, nasce nel 1259. Nato da una delle famiglie Guelfe più potenti e ricche di Firenze. Suo padre, Cavalcante de' Cavalcanti, partecipò alla battaglia di Montaperti e muore nel 1280. Guido ricoprì vari incarichi pubblici e fu un accanito sostenitore della parte Bianca. Cercò con ogni mezzo di riportare la pace dentro Firenze, ma da questa venne esiliato il 24 Giugno 1300. Venne esiliato a Sarzana e dopo due mesi, il 29 Agosto morì.
Nessun commento:
Posta un commento