lunedì 25 febbraio 2013

Voci dalla fossa comune ( una poesia contro tutte le guerre )


Qui noi giaciamo, già da tempo sfatti.

Voi di passaggio dite: dormon profondo.

Ma noi giaciam rivolti e senza sonno,

perchè il timor di voi ci tiene svegli.

Abbiam la terra in bocca. E stiamo zitti.

Pur grideremmo acché la tomba esploda!

Pur grideremmo, dalle fosse, in piedi!

Ma abbiam la terra in bocca. Voi non sentite

altro che la chiacchiera del prete

che cerca col suo Capo affiatamento.

Il vostro caro dio non ha mai perso guerre 

e vuole che diciate: Pace ai defunti!

Di dio apprezzerete i funzionari 

che sulla fossa parlan del Dovere.

Noi sottoterra, lor di sopra, bravi,

dicon: "Non è la vita il bene più prezioso".

Qui noi giaciam, la bocca pien di terra.

E non fu come pensavam del dopo:

perimmo. Perimmo senza scopo.

Voi un giorno appresso all'altro combattete.

Quattr'anni di massacri. Solo chiacchiere dopo.

Voi di passaggio dite: dormon profondo.

Quattr'anni di massacri. Un po' di fiori dopo.

Non creder mai a dio ne' alla sua gente!

Dannato sia chi non lo ha chiaro in mente!

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