sabato 23 marzo 2013

E intanto lacrima ( Marco Bruni )





Credevo che dopo la fame dei miei nonni
che tanto hanno sofferto nella povertà di
guerra,  che il limbo dove si genera il
dolore fosse  un ricordo ormai lontano,
nelle persone che da questo amaro
calice hanno dovuto bere.
Ma giorno dopo giorno non è pace
tra fratelli e ritornano Caino e Abele
e si moltiplicano nelle strade delle
città moderne,  imbevute di traffico
congestionato dall’ammutinamento
quotidiano a ogni cosa insofferente.
La sicurezza sul lavoro e la serenità
sono diventati optional alla mercè
dei ladri e di pirati, che di nascosto
osservano per colpire a tradimento
nel momento più opportuno,  a
sequestrare navi e rapire militari.
La televisione che proietta solo
immagini impietose,  condite di
odio superbia e non perdono,  con
la scusa dell’informazione a tutti
i costi e poi non è peccato fare
soldi se la scusa è buona e giusta.
E così è questo mondo a dissipare
i beni principali del credo universale
accampando intelletti falsi e ideologie
che sfociano il loro energetico creare
in discriminazioni e insofferenze, ad
irretire popoli che già sono allo stremo.

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