lunedì 25 marzo 2013

Pier della Vigna

L'affermarsi della prima scuola poetica italiana, , quella dei Siciliani, che trasferitasi nei Comuni Toscani, pone le basi del Dolce stil novo mentre il volgare soppianta il latino anche nella prosa, nella poesia religiosa e nella poesia realistica Toscana.
Pier della Vigna nasce a Capua nel 1180 e muore suicida nellea rocca di San Miniato nel 1249.

Cultura e poesia dei Siciliani

Pier della Vigna
" Unpiasente sguardo "

Uno piasente sguardo 
coralmente m'ha feruto,
und'eo d'amore sentomi infiammato;
ed è stato un dardo
pungente, sì forte , aguto,
che mi passa lo core e m'ha 'ntamato;
or sono in tali mene
che dico: " oi lasso mene, - come faragio,
se da voi, donna mia aiuto non agio ?
Li occhi miei ci 'ncolparo,
che volsero riguardari,
ond'io n'ho riceputo male a torto
quand'elli s'avisaro
a gli occhi suo micidari;
e quegli occhi m'hanno conquiso e morto.
E lo viso avenenti
e li sguardi piacenti m'han conquiso
e tutte l'altre gioi de lo bel viso.
Traditricie ventura,
perchè mi ci amenasti,
ca io non era ausato a sta partuta?
Volsi partire allura
e tu mi asicurasti
und'eo recepetti mortal feruta.
Non avea miso niente
a lo viso piagente e poi guardai
in quello punto ed io mi 'namorai.
Di quella innamoranza 
eo mi ne sento tal doglia
che nulla medicina non mi vale.
Ancor tegno speranza
che si le muti la voglia
a quella che m'ha fatto tanto male.
Ancor magia scondutto,
eo diragio altro mutto ca disdire
poi ch'ella vedrà lo meo servire.
Lasso ch'io so incappato !
Vegiomi 'n strana contrata
e son lontano da li miei paisi;
Amor m'ha impelagato.
furtuna m'è carrucciata,
da poi che 'n questi tormenti mi missi.
Non so ove mi gire
convenemi sofrire este gran pene,
ca per durare male ha l'omo bene.
Se de lo suo parlare
non mi fosse tanto fera,
dicesse alcuna cosa al meo parire,
solo per confortare
in ciò che mi disispera,
ch'eo mi pugnasse pur di ben servire.
Ca s'eo oltra mare, 
converriami tornare a sta contrata:
ben faria cento miglia la giornata !
Canzonetta piagente,
poi ch'Amore lo comanda,
non tardare, a vanne a la più fina.
Saluta l'avenente
e dille: " a voi mi manda
un vostro fino amante di Messina;
mandavi esto cantare,
chye vi degia membrare del suo amore;
mentre che vive è vostro servidore ".

Nessun commento:

Posta un commento