Dolce paese, onde portai conforme
l’abito fiero e lo sdegnoso canto
e il
petto ov’odio e amor mai non s’addorme,
pur ti riveggo, e il cor mi balza in
tanto.
Ben riconosco in te le usate forme
con gli occhi incerti tra ’l
sorriso e il pianto,
e in quelle seguo de’ miei sogni l’orme
erranti
dietro il giovenile incanto.
Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in
vano;
e sempre corsi, e mai non giunsi il fine;
e dimani cadrò. Ma di
lontano
pace dicono al cuor le tue colline
con le nebbie sfumanti e il
verde piano
ridente ne le pioggie mattutine.
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