venerdì 19 aprile 2013

Antica ballata irlandese ( Universum Grosseto )


Ara dai molti cervi,
il mare batte contro le sue spalle,
isola che nutre le schiere,
scoglio su cui s'arrossano le azzurre lance.
Cervi ombrosi sui suoi picchi,
bacche deliziose nella macchia,
acqua fresca nei fiumi,
ghiande sulle querce brune.
Levrieri, vi sono, e cani da lepri,
more e prugnole del pruno scuro,
le dimore s'affollano sul limitare dei boschi,
daini in fuga intorno ai querceti.
Un raccolto purpureo sulle rocce,
erba immacolata sui pendii,
sulle balze di forma armoniosa
cerbiatti maculati ruzzano chiassosi.
Il terreno piano e livellato, grassi maiali,
splendenti i campi,
nocciole sulle cime dei boschetti,
lunghe navi passano veleggiando.
Incantevole, quando giunge la bella stagione:
trote sotto i margini dei fiumi,
gabbiani che si parlano dalle bianche scogliere:
incantevole in ogni momento è Ara

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