martedì 2 aprile 2013

poesia per un amico ( di Marco Bruni )


Il vecchio e il COSECA
 ( Consorzio Servizi Ecologici Ambientali )
( Una poesia per Vasco )

Arrivi presto la mattina
vecchio, che il gallo ancora
salutato non ha il giorno,
col guarnito del suo canto;
entri a passi lenti e stanchi,
nel salotto, che dell’esagono
ha la forma. Il tuo saluto
è scialbo, che forse ancora
il sonno ti cinge col suo
stanco e molle abbraccio;
poi sparisci là, dietro
alle porte, a vestire i
nobili indumenti, che
del COSECA ti fan
bello e forte. Sembri
quasi un moschettiere.
E’ ora, che inizia la
battaglia tua vecchio,
con la strategia del tuo
intelletto, alla briglia
dei cavalli del potente
e scintillante mezzo.
Solleva dal calice le
energie riposte e
ansimante di fatica,
togli ciò che ormai
più non serve al mondo
perché logoro e distrutto.
E non sentirti solo,
stanco e trascurato
vecchio, nell’atto stesso
che il lavoro tuo diviene
realtà, di quei pertugi, già
dieci, cento, mille occhi
guardano lieti ed ammirati
l’opera tua, fatta con
impegno dedizione ed
altruismo.
Pure il coseca plaude, ora
che  l’industre mano, della
sua forza ha rinverdito
la nebulosa sponda, da
caligine pattuminosa.
Perché a Follonica che
di questo golfo è la più
bella perla, ora brilla
il sole e scintilla l’onda
al murmure del mare.
Guizza un pesce, canta
una sirena, dolci parole
d’amore. Quanta verde
vita, sotto al parasole
sospira abbagliata,
gioiosa e innamorata.
Eccoti vecchio amico,
quando il pendolo batte
l’ultimo rintocco della
tua giornata, si fa pesante
la fatica sopra le tue spalle;
s’incurvano pesanti come
una zavorra e sul tuo volto,
la certezza di ciò che hai
speso, sta affacciata nel tuo
sguardo, dove la luce non è
più luce, ma ombra.








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