Dorme nel tempo, accomiatata dal presente
vaga indefinita e scontornata vacilla nella mente
l'immagine viva dell'istante che un clic ha
per sempre impresso dentro un obiettivo
e impercettibilmente vita ritorna quella
sensazione, quel sapore strano ormai
lontano plasmato inconfondibile di
note che danzano nel vago ambiente
scrosciante di silenzi ad ascoltare
il Mozart, il Vivaldi dei lustri più
antichi, artisti vissuti che entrano ed
escono dagli strumenti dei musicisti.
Sembra quasi un racconto narrato con
amore a chi ascolta interessato, curioso
dell'esserne parte seppur di fronte,
ma nell'incanto misterioso del luogo
si crea un meccanismo complice
di rara bellezza nel fiume armonioso
che tracima il colle più alto di
tenera fiamma e ammanta d'argento
il sentiero riflesso dal lume
che penetra il cuore di tutti
simile a un volo di rondini che
solcano libere il cielo.
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