Giunge luminosa ormai
l’aurora
in un celeste
strepito di rose e di
voci che abbandonano
la notte
alle sue stelle nel
delirio lacerante.
Così al mostrarsi del
luminoso volto
alle sue acque
inargentate, si spengono
i lampioni dell'amato golfo e ricomincia il
destino di ogni vita
legato alla sua croce.
Follonica sbadiglia
ancora dietro le
persiane, fra il
sogno e la pineta
nell’armonia delle
cicale, mentre
il primo raggio
zampilla tuffandosi
nell’onda mattutina e
sui vetri
spalancati scorre
viva l’emozione,
che scolora con il
suo essere
l’abulico monologo
autunnale.
E’ il golfo dei
sospiri e della poesia
sommessa, una
promessa d’amore
quando scivola il
tramonto fin dove
l’occhio corre,
tingendo di rosso
l’immenso del cielo, agli
sguardi di
amanti a passeggio
per mano sul
lungomare, che baciandosi
sospirano ridendo in
controluce
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