Stampa: PIA SOCIETA' SAN PAOLO
ROMA, 1979
Et prima è da considerare che il glorioso messer santo Francesco in tutti gli atti et modi di sua vita fu conforme alla vita et modi di Cristo. Però che, come Cristo in principio di Sua predicazione elesse dodici apostoli ad disprezzare omni mondana cosa et seguitar lui in povertà et in altre sue virtù; simile San Francesco, al principio et fondamento de l'ordine suo, elesse dodici compagni professori della altissima povertà. Et come uno de' dodici apostoli, riprovato da Dio, s'impiccò per la gola ( Giuda Iscariota cfr, Mt, 27, 3-5 ) così uno de' compagni di San Francesco, ch'ebbe nome frate Iovanni della Cappella, apostatò et finalmente s'impiccò per la gola. Et questo agli eletti è grande esemplo et materia di grand'humiltà et timore, considerato che nullo è certo di dovere perseverare fino alla fine nella grazia di Dio. Et come i dodici apostoli a tutto il mondo furono maravigliosi in santitade et pieni di Spirito Santo, così i santissimi compagni di San Francesco furono huomini di santa vita: chè dal tempo di Cristo et delli Apostoli in qua, il mondo non ebbe sì santi huomini. Però che alcuno di loro fu ratto fino al terzo cielo, come fu San Paolo. Et questo fu frate Egidio. Alcuno di loro, cioè frate Filippo Lungo, un tempo li fu toccato le labbra da l'angelo col carbone di fuoco, come fu a Isaia profeta. Alcuni di loro, come fu frate Salvestro, parlava con Dio come l'uno amico con l'altro, come fece Moyses. Alcuni di loro volava per suttilità d'intelletto fino alla luce della divina sapienzia, come l'aquila Iovanni evangelista. Questo fu l'umile frate Bernardo, quale molto suttilmente esponeva la Scrittura Santa. Alcuni di loro fu santificato et canonizzato da Dio in cielo, vivendo ancora nel mondo. Questo fu frate Rufino, gentile huomo d'Ascesi. Et furono così tutti privilegiati di singular segni di Santitade, come nel processo si dichiarerà.
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