domenica 29 gennaio 2012

Poesia in versi





A Ugo Foscolo
 
E  infin  che l’ tempo addita,
dopo la dolorosa dipartita,
che già l’amor che in te cantava,
ancor non smarrisce il delicato lume e
dall’ardente speme,  l’verso beato
s’innamora,  dell’argentata lucida
sponda, astro nascente d’illuminato
amplesso,  tessuto col tuo spesso e
dotto intelletto.
Or,  in tutta l’anima, scorre e
amor divampa,  nella beltà
de versi;  l’innamorar la mente
e  l’cor d’altrui cortese,
su l’orme tue fiorite,  fuggite
dalla vita al nulla eterno,
a sparpagliar gigli e dolce, che
i piacer diffondono del Paradiso.
O dolce eterno lustro, or tu sorridi
dove più lucente è il lume d’amore
impenitente,  c’adorna d’aureola
l’crine e l’tuo passato e i tuoi lamenti,
avvolti talora in niveo velo, a rimembrar
l’eterno ardito aspetto; va dove ti mena l’core
 mio diletto amore, ch’el tempo rugge e fugge e
 van con lui le torme e la vita che si strugge.

    

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