martedì 24 luglio 2012


Afganistan:Lal Bibi stuprata e condannata! Firma e diffondi la petizione! - da Salvatore Armando Santoro

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Come una vittima di stupro potrebbe cambiare l'Afghanistan

Pubblicato il: 3 Luglio 2012


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Per firmare vai sul portale di www.Avaaz.org o copia e incolla il link sotto riportato:
https://secure.avaaz.org/it/justice_for_lal_bibi_c/?bCSYSab&v=15792
e segui le procedure che ti saranno indicate.

Per cinque giorni la diciottenne Lal Bibi è stata rapita, violentata, torturata e incatenata al muro da un gruppo di potenti ufficiali della polizia afgana. Ma lei ha deciso di fare quel che alle donne afgane è vietato: sta reagendo, e insieme possiamo aiutare lei e tutte le donne afgane a ottenere giustizia.

Secondo una tradizione ancestrale, come donna che ha subìto violenza, Lal Bibi è stata “disonorata” e sarà costretta a uccidersi, come afferma pubblicamente lei stessa, a meno che i suoi aguzzini verranno consegnati alla giustizia per restituirle onore e dignità. In genere il sistema giudiziario afgano non persegue casi simili e fino a questo momento i maggiori sospettati nel caso di Lal Bibi non sono stati chiamati a giudizio, probabilmente nella speranza che l'attenzione internazionale si attenui. Ogni giorno che passa senza che avvenga alcun arresto spinge sempre più Lal Bibi al suicidio, ma c'è ancora speranza.

Questo fine settimana è previsto che Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e altri importanti donatori si impegneranno a devolvere 4 miliardi di dollari all'Afghanistan, soldi destinati proprio a finanziare le stesse forze di polizia responsabili delle violenze nei confronti di Lal Bibi. Una protesta globale può però indurre i donatori ad agire, ponendo come condizione alle loro sovvenzioni un'azione forte per combattere le violenze e proteggere le donne. Non ci rimane molto tempo: firma la petizione per chiedere il cambiamento che può salvare la vita di Lal Bibi e la nostra petizione sarà consegnata proprio alla conferenza dei donatori a Tokyo.

Firma la petizione

Al Segretario di stato degli Usa, al Segretario di stato per lo sviluppo internazionale del Regno Unito, e ai Ministri degli esteri di Germania, Giappone e Italia:
In qualità di cittadini preoccupati da ogni parte del mondo, vi chiediamo di imporre forti garanzie per la protezione dei diritti delle donne al vostro impegno nel devolvere fondi al governo afgano. Vi invitiamo a pretendere che la fine della vergognosa impunità emersa con lo stupro, il rapimento e la tortura di Lal Bibi da parte della polizia locale afgana sia condizione necessaria per qualsiasi aiuto economico all'Afghanistan. Gli ufficiali afgani devono affidare immediatamente i suoi stupratori alla giustizia e proteggere le donne in tutto l'Afghanistan.

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