Vele schiuse al vento
dell’eterno sole,
corrono, sui fili invisibili del tempo. E
va la barca e
inquieta ondeggia errante,
in questa valle di lacrimoso mare.
O natura, tu che
della mente di Dio
sei amabile e candida
figlia, accompagna
con mano dolce e
dolci affetti, l’uomo, che
varca pellegrino di questa valle il tempo.
Che sia di luce pieno
il raggio, senza
il quale ogni
intelletto invano langue,
oscurato di bellezza diva, spaziando
nel tempo, che fu di questo mondo vano.
Solo tu, amore, hai coronato di sereni
lampi al sole la mia fronte, simile a un
mare, che per burrasca freme di paura,
o mio povero cuore, fragile coccio
di spuma, contro aspre cime rocciose,
insormontabili gioghi
di sofferenza
donde lanciasti un
delicato guardo
sull’azzurra mia
faccia.
E per te sola, amore,
il crine di cometa rubicondo avvampa
di tenera passione e
piano si consuma,
la fiamma luminosa del mio cuore.
"..Che sia di luce pieno il raggio.."
RispondiEliminaTutti noi dovremmo paragonare questo raggio alla nostra vita...facendo in modo che il sole riscaldi anche i nostri giorni più bui...così che anch'essi risultino pieni di luce.
G.R.