Già di Settembre
imbrunano,
a Massa Marittima, i
terzieri,
nel crepuscolare
limpido e
l’occhio mio si
smarrisce, in
questo sogno che
l’appanna.
Il sole, allunga
l’ultimo suo
raggio, sulle pietre
vive delle
case e sugli ori
seicenteschi
delle chiese. Una
preghiera
chiede conforto al
cielo.
Con parole di carità
e di fede
la vita s’innalza,
dall’ombra
alla luce, col ritmo
del suo novello
respiro.
Una luna pallida,
spunta
silenziosa dietro al
monte. E’
già stanca. I
lampioni si
accendono di luci
nelle vie,
donandole vitalità,
sorrisi e
colori. Nella piazza
di Marittima
le voci paiono
rincorrersi,
ora vicine ora
lontane. Io
con attenzione le
ascolto e
forse più tardi mi
ricorderò di
loro. Di queste
passeggiate
fuori porta. La tua
mano stretta
forte nella mia e la
tua voce,
che ad ogni
passo, ripeteva t’amo
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