giovedì 7 marzo 2013

La nostra barca il nostro amore ( Marco Bruni )




Il sole è ormai una luce che si spenge
lentamente dietro l’orizzonte silenzioso
e un altro giorno troppo povero d’amore
si spenge e tace, ovattato, colmo di pace,
intinto di fronde dorate e miti con il
colore dei tuoi occhi  che abbagliano,
sul’orlo dell’estate, l’amore muto,
sconosciuto dentro le puerili stanze,
d’una fanciullezza smagrita nei
contorni e nel riflesso triste e
disadorno,  quasi dimentico dei
luoghi, del turbine di rondini
eccitate nel richiamo ancestrale
che lega e unisce in un unico
amplesso di colori e sensazioni
che sembrano danzare sulla
terrazza della vita che s’ illumina,
quasi repentina e raggia nel
cristallo,   il sapore di un vino
astrale che nutre e disseta il cuore.
O dolce richiamo, s’inonda di
sofferenza il battito, che d’un tratto,
preso quasi alla sprovvista,  avvampa
e trasale tra i rami ondosi dei tuoi
venti impetuosi, delle tue voglie
calde e sensuali baci,  su spiagge
deserte, dove l’eco d’amore, subito
si disperde dentro l’ora lucida e
spietata, nel soffio, che rimena
nell’impeto le oscillanti barche.
Così navigheremo a vista fra onde
e venti impetuosi a evitare scogli, a
tendere la prua nell’opposta
direzione si che l’uno e l’altro vento
non possano affondare la profondità
del nostro amore di neve e d’alabastro,
in mezzo a stoviglie smosse che ora
s’accalcano e premono con forza verso
l’orizzonte,  cercando di sommuovere
le porte in cerca di quella pace che
non sanno riconoscere dentro al
mercato dell’anima che li travolge.
Io e te amore , la nostra barca il
nostro mare e la piccola casa che
ci accoglie tra muri d’argento e note
di pace: nello scorrere del tempo il
mutamento che delimita i contorni
e brucia l’essere nella  sua
solitaria metamorfosi, ma non
scalfisce il mio amore verso il tuo.











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